Il mercato finanziario spiegato ai bambini

Il mercato finanziario spiegato ai bambini

In linea con le ‘Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione’ relative allo sviluppo di competenze di cittadinanza e nella prospettiva del futuro inserimento dell’educazione finanziaria nell’ambito dell’educazione civica, la CONSOB ha pubblicato nel 2020 Sofia va in Borsa, un racconto che si presta a essere utilizzato nella scuola primaria e secondaria di I grado per avviare con gli studenti una riflessione sul risparmio individuale e sull’investimento come strumenti di crescita collettiva.

L’Istituto ha coinvolto alcuni docenti in un’indagine qualitativa, basata sulla metodologia del focus group, al fine di raccogliere evidenze utili a delineare una Unità di Apprendimento (UdA) di educazione finanziaria per la scuola primaria che tragga spunto dal racconto e dai materiali sviluppati dalla CONSOB.

 

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L’Equity Crowdfunding

L’Equity Crowdfunding

 

 

E’ una forma di investimento che permette a investitori privati e professionali di investire in startup e PMI diventando soci a partire da piccoli importi. In Italia questa attività è possibile solamente tramite portali autorizzati dalla Consob.

Benefici fiscali

Chi investe in startup o PMI innovative può beneficiare di una detrazione diretta dall’IRPEF tra il 30% e il 50% di quanto investito. Se ad investire è una società di capitali, a quest’ultima spetta una               deduzione dall’imposta lorda IRES del 30%. 

Immobiliare: che cosa sono le aste tra privati

Immobiliare: che cosa sono le aste tra privati

Quando si parla di aste immobiliari, la prima cosa che viene in mente è quella giudiziaria, ovvero quella in cui bene finisce all’asta e perché il proprietario non è più in grado di pagare il mutuo e il tribunale e/o gli istituti di credito provvedono all’emissione di un provvedimento esecutivo e/o al pignoramento per la messa in vendita dell’immobile all’incanto. In realtà, negli ultimi anni, grazie alla spinta delle nuove tecnologie digitali, anche in Italia sta prendendo piede un nuovo strumento di compravendita degli immobili, molto diffuso nei paesi anglosassoni, ovvero l’asta tra privati.

aste immobiliari   come funzionano di Mariangela Tessa 10 Aprile 2024 11:33

Case green, l’Europarlamento approva l’accordo sulla direttiva

Case green, l’Europarlamento approva l’accordo sulla direttiva

 

Vince il fronte ambientalista, ora manca solo adozione formale Consiglio U

Via libera alla direttiva Ue sulle case green. La plenaria del Parlamento europeo ha approvato in via definitiva, a Strasburgo, con 370 voti contro 199 e 46 astenuti, l’accordo raggiunto in “trilogo” con il Consiglio Ue sulla cosiddetta direttiva sulle “case green”, che stabilisce nuove regole per le prestazioni energetiche nell’edilizia, allo scopo di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore entro il 2030 e di pervenire alla neutralità climatica entro il 2050. Per la sua adozione definitiva, la direttiva dovrà ora essere approvata formalmente anche dal Consiglio Ue.

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Cina si oppone a sanzioni Usa contro aziende cinesi per motivi legati a Russia Mondo Pubblicato 26.02.2024 09:46 Aggiornato 26.02.2024 09:54

Cina si oppone a sanzioni Usa contro aziende cinesi per motivi legati a Russia Mondo Pubblicato 26.02.2024 09:46 Aggiornato 26.02.2024 09:54

PECHINO (Reuters) – La Cina si oppone fermamente all’imposizione di sanzioni da parte degli Stati Uniti nei confronti di imprese cinesi per motivi legati alla Russia.

Lo ha detto il ministero del Commercio cinese in una nota sul proprio sito web, aggiungendo che la Cina adotterà le misure necessarie per salvaguardare fermamente i diritti e gli interessi legittimi delle imprese cinesi.

 

Venerdì l’amministrazione Biden ha annunciato nuove restrizioni commerciali nei confronti di 93 entità di Russia, Cina, Turchia, Emirati Arabi, Kirghizistan, India e Corea del Sud per il loro sostegno allo sforzo bellico della Russia in Ucraina.

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La prospettiva Invesco spiega perché il futuro delle monete è nelle valute digitali delle banche centrali

La prospettiva Invesco spiega perché il futuro delle monete è nelle valute digitali delle banche centrali

Se tokenizzate, le CBDC (central bank digital currency) fornirebbero una soluzione basata in modo nativo sulla blockchain, contribuendo a velocizzare pagamenti e scambio di asset e a ridurre il rischio di credito e di controparte

 di Leo Campagna  20 Febbraio 2024 07:5Le valute digitali delle banche centrali (central bank digital currency, CBDC) non sono monete fiat, cioè, ancorate al prezzo di una materia prima come oro o argento: il loro valore si basa infatti, in larga parte, sulla fiducia nei confronti dell’autorità che la emette (uno Stato o una banca centrale).

RIVOLUZIONARE L’ATTUALE SISTEMA MONETARIO

Le CBDC mirano a rivoluzionare l’attuale sistema monetario da due importanti punti di vista: riduzione del rischio controparte e tempi di regolamento più rapidi. Le valute digitali delle banche centrali sono una versione digitale della moneta fiat cartacea: rappresentano passività della banca centrale, non di un’impresa o di una banca privata. Sono l’unico asset monetario privo di rischio di credito o di controparte in quanto, con il loro scambio, un debito è estinto in maniera definitiva.

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I dipendenti della Bce contro Christine Lagarde: non adatta a guidare l’istituto

Un sondaggio del sindacato dei dipendenti di Francoforte mette al muro la numero uno della Bce che risponde definendo l’operazione “viziata”.

Il sindacato dei dipendenti della Bce compresa la vigilanza bancaria Ssm, l’Ipso, ha reso noto i risultati di un sondaggio sull’operato della presidente Christine Lagarde, raccogliendo i pareri di circa 1.100 dipendenti (62% uomini, 36% donne) su un totale di 5.100 lavoratori.

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I conti correnti bancari tradizionali costano sempre di più degli online e dei postali: l’indagine

I conti correnti bancari tradizionali costano sempre di più degli online e dei postali: l’indagine

Dal 2016 le spese di gestione di un conto corrente sono aumentate in Italia di 27,5 euro. E il divario rispetto ai conti online e a quelli postali si è ulteriormente ampliato nel 2022. Lo dice Banca d’Italia.

Dal 2016 le spese di gestione di un conto corrente sono aumentate in Italia di 27,5 euro, dei quali 21,1 riconducibili alle spese fisse. E, dal 2011 al 2022, la variazione delle spese fisse ha contribuito in modo quasi sempre preponderante alla dinamica delle spese di gestione, sia nel corso delle fasi espansive sia in quelle di contrazione della spesa.

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